La signora Maria ha 90 anni, il passo malfermo e
le idee chiare: lei, la sua casa di Finale Emilia resa inagibile dal terremoto
del 20 maggio, non l’ha mai abbandonata e lì vuole restare. Nonostante la terra tremasse da far paura, nonostante a
pochi passi da lei crollasse la torre dell’orologio e si sbriciolasse la Rocca
estense, lei è rimasta in casa. L’ha scoperto per caso un vigile del fuoco di
Finale che stamani, nella zona rossa per eseguire dei controlli, se l’è vista
venire in contro. «Maria - le ha urlato - che ci fai tu qui». E lei gli ha
risposto: «io abito qui, veh». Il vigile del fuoco le è andato incontro e le ha
preso la mano. «Devo tornare in casa» ha detto lei, ma l’amico pompiere le ha
appoggiato sulla testa bianca coperta con una cuffietta un casco giallo di
sicurezza e sempre tenendole la mano l’ha portata fuori dalla zona rossa. Ma
Maria non ne voleva sapere: «Devo tornare a casa mia, mio marito sta poco
bene». Il marito è chiuso in casa, una casa che rischia di andare in pezzi da
un momento all’altro. L’abitazione di nonna Maria è in piena zona rossa,
vicinissima alla Rocca. Una scossa ancora che superi il 4 grado della scala
Richter e con tutta probabilità verrà giù. Ma la nonna non l’intende, guarda
l’amico pompiere e gli fa: «Riportami a casa, voglio morire lì». Lui le
risponde piano che la riaccompagnerà a casa subito, ma intanto chiama
l’ambulanza perchè si deve pur sapere come sta. Lei aspetta, quieta sotto la
tenda dei vigili del fuoco, un sacchettino di plastica in mano. Il vigile del
fuoco le passa accanto e le fa una carezza, si china su di lei per chiederle
come sta. E lei insiste, «riportami a casa». Quando arriva l’ambulanza nonna
Maria viene issata a bordo. È così piccola che sparisce nella sedia, risponde
di malavoglia alle domande dei medici e cerca con gli occhi il suo amico
pompiere, l’unico che potrà avere il coraggio e la forza di riportarla a casa.
Per lei è pronta una tenda, dove i vigili del fuoco porteranno il marito,
costretto a letto da un infarto e da una ischemia, e forse un posto in
ospedale. Per tutti e due ci sarà anche un pò di sorveglianza perchè, c’è da
scommetterci, nonna Maria scapperà da quella tenda per tornarsene a casa.
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